a cura di Tommaso Strinati
MACRO Testaccio
Prima importante mostra in un museo pubblico italiano dedicata a Roberto Bosco, artista romano molto apprezzato all’estero. L’esposizione, a cura di Tommaso Strinati, presenta sei lavori editi e una settantina di opere inedite, tra cui una ventina di trittici e altri lavori su tela di grandi dimensioni pensati appositamente per lo spazio del Museo, che fanno parte del progetto OLTRE CONFINE, iniziato dall’artista nel 2012 con le mostre al Today Art Museum a Pechino e alla Georgia Berlin Galerie a Berlino.
Roberto Bosco nasce a Roma l’8 luglio 1951. Giovanissimo parte per Parigi e inizia, tra tante difficoltà, la sua attività artistica dividendo le sue giornate tra pittura e letteratura. E’ il 1968: la metropoli francese è l’epicentro della contestazione studentesca, simbolo di un periodo pieno di sollecitazioni culturali e politiche. Qui Roberto Bosco muove i suoi primi passi e trascorre le sue giornate immerso nello studio e nell’approfondimento delle diverse tecniche compositive. Tornato in Italia collabora, come autore radiofonico, con la RAI per la quale scrive, nell’arco di venti anni, decine di radiodrammi, curandone, talvolta, la regia. Negli anni Settanta i suoi quadri vengono esposti con successo a Londra e a Parigi, mentre alcuni mercanti li acquistano per proporli a diverse gallerie del mondo. Negli anni Ottanta e Novanta soggiorna diverse volte a Parigi trovando un punto di riferimento nella galleria Man Art che vende le sue opere soprattutto ad americani e giapponesi. Sebbene la pittura figurativa è messa in ombra dall’arte astratta e concettuale del periodo, Roberto Bosco continua la sua ricerca sul colore e sulle forme di ascendenza classica, rielaborando moduli espressivi e formali che raccontino la complessità umana e storica della fine del ventesimo secolo. L’incontro con Leopoldo Chizoniti produce una serie di occasioni espositive culminate nel progetto OLTRE CONFINE, che prevede tre mostre: al Today Art Museum di Pechino (2012), alla Georgia Berlin Galerie di Berlino (2013) e, prossimamente, al Brooklyn Museum di New York (2014).