IN ARCHIVIO

LABORATORIO SCHIFANO

26 ottobre 2010 > 30 ottobre 2011
a cura di Massimo Barbero, Francesca Pola e Archivio Mario Schifano

Evento promosso da Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione - Sovraintendenza ai Beni Culturali
Con la collaborazione di Archivio Mario Schifano - Festival Internazionale del Film di Roma - Fondazione Cinema per Roma
Con il contributo di Toyota Motor Italia S.p.A

Immagine: Mario Schifano, Senza titolo, anni ’90, © Archivio Mario Schifano

Una straordinaria immersione nel cuore della creatività di Mario Schifano, una delle figure più innovative del panorama artistico internazionale della seconda metà del XX secolo.

Grazie alla collaborazione tra MACRO e l’Archivio Mario Schifano vengono presentate al pubblico per la prima volta più di duemila immagini realizzate da Mario Schifano, esposte secondo uno speciale allestimento teso al coinvolgimento del pubblico nell’inarrestabile flusso creativo dell’artista: un grande labirinto trasparente e percorribile, nel quale si susseguono sospese.

Inedite polaroid, fotografie e fotocopie a colori – spesso dipinte – saranno presentate insieme a immagini manipolate tratte da giornali e riviste e fogli di appunti, per ricostituire idealmente e fisicamente il laboratorio creativo di Schifano, anche grazie alla presenza di filmati inediti realizzati con materiali audiovisivi originali dell’artista.

Laboratorio Schifano accompagna così lo spettatore nell’istintiva e inarrestabile esigenza espressiva dell’artista, una ricostruzione di come Schifano attraverso la raccolta e la manipolazione di centinaia di immagini avesse creato intorno a sé un luogo genetico e concettuale in cui provare e sperimentare incessantemente segni e colori, accostando e deformando figure e passaggi. Le fotografie esposte al MACRO sono le stesse che Schifano teneva a lungo sul suo tavolo da lavoro per poterle rinnovare, cancellare e trasformare: in una sorta di vera e propria palestra per la sua mente e i suoi occhi, l’artista registrava le informazioni create per poi dipingerle, creando in questo modo un dialogo sperimentale tra immagini e pittura.

A partire dagli anni Ottanta, Schifano usa prima le polaroid e poi le fotografie a colori di piccolo formato come laboratorio concettuale dei suoi lavori pittorici, provando e sperimentando segni e colori, accostandoli alle immagini. Nell’ultima fase della sua opera, a partire dagli anni Novanta, l’artista tende ad intervenire sempre di meno sulle immagini fotografiche, dando vita a nuove soluzioni iconografiche solo con la scelta e il taglio delle inquadrature.

Il MACRO mette in mostra uno straordinario corpus che l’Archivio Mario Schifano ha raccolto, documentato e ordinato nel corso di un lungo lavoro di ricerca, oggi per la prima volta presentato al pubblico in chiave autonoma e sistematica, attraverso una preziosa selezione che ne testimonia continuità, varianti e significati.

Per Schifano la fotografia è strumento e fine di esplorazione dei nuovi linguaggi e statuti dell’informazione e della comunicazione, secondo la straordinaria attualità e contemporaneità della sua visione transmediale, espressa dalle sue immagini manipolate attraverso la pittura e il loro intrecciarsi e ripetersi variando. L’artista interpreta l’epoca della nuova comunicazione massificata rileggendo l’immaginario collettivo e restituendone un’immagine che tende a interpretare con straordinario spirito critico e anticipatore le dinamiche di relazione globalizzata della cultura visiva.

In occasione della mostra, sarà pubblicato da Electa Mondadori un catalogo bilingue (italiano e inglese), con un testo di Luca Massimo Barbero e Francesca Pola, un’intervista a Achille Bonito Oliva e un contributo dell’Archivio Mario Schifano, immersi nel flusso visivo di queste straordinarie immagini inedite.

L'Archivio Mario Schifano è nato nel 2003 per volontà dei legittimi eredi con lo scopo di valorizzare, tutelare e autenticare l'opera dell' artista. L'Archivio, presieduto da Monica Schifano, gestisce tutti i copyrights, collabora con le principali case d'asta internazionali e partecipa con privati e istituzioni alla realizzazione di eventi culturali (Fondazione Marconi Milano 2005-2006, Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea Roma 2008, Fondazione Dino Zoli 2008, Centro Studi e Archivio della Comunicazione Parma 2008, Museo d'Arte della Città di Ravenna 2009...).


Il catalogo in fascicoli da collezionare, ordinabili cronologicamente o tematicamente
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